Il fisco cerca l’accordo con i titolari di partita IVA soggetti ad Isa.
A partire dal 15 giugno, infatti, le partite IVA soggetti agli ISA possono provvedere all’adesione della procedura del concordato preventivo biennale. Tuttavia, per i contribuenti forfettari, l’inizio è stato posticipato al 15 luglio, in attesa dell’aggiornamento del software dell’Agenzia delle Entrate necessario per la trasmissione dei dati con la dichiarazione dei redditi.
Ma di cosa si tratta?
Concordato preventivo biennale 2024: ecco cos’è
Sulla base delle risultanze degli scorsi anni, il fisco propone un accordo biennale ai titolari di partita IVA, con il quale si predeterminano le imposte da versare per il prossimo biennio. Come anticipato, anche i forfettari potranno aderirvi, ma solo per un anno. La scadenza di adesione è il 15 ottobre 2024.
Il premio principale per aderire è rappresentato dall’esclusione dagli accertamenti, ma le imposte proposte e accettate dovranno essere versate anche se l’utile realizzato sarà inferiore a quello proposto e accettato.
Per conoscere la proposta del fisco e scoprire se potrai aderirvi, dovrai attivarti autonomamente o meglio, tramite il tuo commercialista di fiducia.
Chi può aderire al concordato preventivo con il fisco?
Non rimane che capire chi può effettivamente aderire al concordato preventivo biennale. Possono aderire le partite IVA che:
- sono soggette ad Isa e abbiano presentato la dichiarazione dei redditi nei tre periodi di imposta precedenti;
- non abbiano con il fisco debiti tributari superiori a €5.000, comprese sanzioni e interessi;
- non abbiano subito condanne penali per violazioni tributarie.
Anche i forfettari che non siano al primo anno di attività (ma solo per un anno).
Quando aderire o non aderire al concordato preventivo?
Ci sono una serie di condizioni per cui risulta più o meno vantaggioso aderire al concordato preventivo biennale.
Ecco i nostri consigli in merito!
- Prevedo che nei prossimi due anni avrò un’impennata di utili e la proposta del fisco è vantaggiosa, in quanto mi propone un utile inferiore o uguale a quello che spero. ✅
- Voglio dormire sonni tranquilli ed essere sicuro che il fisco non faccia alcun accertamento sulla mia posizione. ✅
- La proposta del fisco è molto lontana dalle mie previsioni di budget. Pagherei, quindi, molto di più di quello che dovrei. L’analisi delle prime simulazione prevedono un accordo biennale sempre crescente: più negli ultimi anni si è dichiarato e maggiore è la pretesa del fisco.❌
- Non ho disponibilità finanziarie certe per pagare le imposte proposte: meglio lavorare sul consuntivo effettivo. ❌